Libertà di migrare

Valerio Calzolaio, Telmo Pievani, Libertà di migrare. Perché ci spostiamo da sempre ed è bene così, Einaudi, Torino 2016, Vele, pp. 144

Le specie umane migrano da almeno due milioni di anni: lo hanno fatto prima in Africa, poi ovunque e il risultato è che il quadro delle popolazioni umane si è arricchito: fughe, ondate, convivenze, selezione naturale, sovrapposizione tra flussi successivi, forse conflitti tra diverse specie umane, fino a Homo Sapiens. Il cervello è cresciuto e con esso la flessibilità adattativa e la capacità migratoria. Gli esseri umani sono evoluti anche grazie alle migrazioni: questa è una delle ragioni per cui garantire la libertà di migrare, soprattutto nel momento in cui i cambiamenti climatici, oltre che le emergenze politiche, sociali ed economiche, provocano flussi forzati. Il che significa pure, ovviamente, che va tutelato il diritto di restare nel proprio Paese.

IusMigrandi Lab 2016/2017 | Iscrizioni aperte

 

Laboratori d’Ateneo 2016/2017 | Territorio, Migrazioni, Ambiente e Mafie

Ius Migrandi Lab
Migrazioni, Diritti e Confini. Strategie europee e dimensioni locali

(3CFU | 18 ore di didattica frontale)

a cura di
Teresa Consoli | Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Adriana Di Stefano | Dipartimento di Giurisprudenza

INFORMAZIONI E CONTATTI

 

 

Blogs | Interests Groups |

The Interest Group on Migration and Refugee Law (MigRefLaw) is one of the interest groups of the European Society of International Law (ESIL).

The ASIL (Amer. Society of International lLaw) International Refugee Law Interest Group   (IRLIG)

The ASIL Migration Law Interest Group (MLIG)

ESCAPES | Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate

Il laboratorio “Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate” si configura come luogo di ricerca e confronto per una rete multidisciplinare di rilevanza nazionale di studiosi che si occupano a vario titolo di fenomeni migratori, e più in particolare di coloro che vengono convenzionalmente ricompresi nella categoria delle migrazioni forzate (richiedenti asilo, rifugiati e altri titolari di protezione, sfollati interni, apolidi e altre persone costrette alla fuga e all’abbandono dei territori d’origine). Prendendo atto che il confine tra migrazioni forzate e volontarie è spesso molto labile e determinato da dinamiche istituzionali e di potere, il laboratorio si propone di assumere la categoria delle migrazioni forzate in modo non rigido, ma anzi di problematizzarne significato e portata, considerando come parte del proprio campo di ricerca anche le forme di resistenza ai confini, le situazioni di guerra e/o crisi umanitaria che sono spesso all’origine di movimenti migratori, le vittime di tratta, ecc. A tutto ciò il laboratorio intende guardare non solo dalla prospettiva degli studi sulle migrazioni, ma anche da quella dei diritti, della cittadinanza e delle forme di appartenenza.